All’interno di un’abitazione, escludendo fenomeni di risalita e danni agli impianti, il principale fattore scatenante che porta alti valori di umidità in prossimità delle pareti è dovuto ai così detti “PONTI TEMICI”, ovvero i punti in cui ci elevate dispersioni dei nodi strutturali che portano spesso anche fenomeni di condense superficiali.
Cottura dei cibi, igiene personale, attività fisica, sono tutte attività che favoriscono all’interno delle nostre abitazioni valori prossimi al 60/70 % di UMIDITA’.
Il primo passo verso la risoluzione consiste nel prendere consapevolezza dei propri ambienti.
Immagina un auto senza cruscotto, quali sarebbero le conseguenze durante la guida? Non rispetto dei limiti, frequenti fuorigiri del motore, problemi di carburante..ecc.
Una piccola stazione meteo da pochi euro permette di avere consapevolezza totale nella gestione dei propri ambienti e ci permette di capire quando è il momento di aprire le finestre.
Un altro passo altrettanto importante consiste nell’innalzare le temperature delle pareti “fredde” per allontanare il rischio di condense superficiali. COME?
Lo scoprirai nel prossimo post se vorrai seguirmi.
Nel frattempo per domande, approfondimenti o consulenze contattami a: Alessio Agnoletti alessio@rachelebiancalani.com