Che fatica fare le scale!

Le scale sono un elemento architettonico fondamentale in edilizia: oltre a collegare tra loro due o più livelli offrono per l’architetto un grande spunto per realizzare opere dal design davvero suggestivo.

Può essere utile sapere che una scala può definirsi comoda se la pedata (avvero la parte del gradino che calpestiamo) è circa 28-30 cm e se l’alzata (ovvero la parte verticale del gradino) è compresa tra 16 e 20 cm circa.
Esteticamente si possono scegliere infinite forme ed altrettante finiture.

Per quanto riguarda il gusto estetico ci sono gli affezionati alle scale in muratura (sopra un esempio di Carlo Scarpa), chi preferisce quelle a giorno con struttura in evidenza, chi vuole il gradino a sbalzo sospeso nel vuoto e chi odia le scale a chiocciola.

L’importante è che la scala assolva la funzione per cui è creata in base al tipo di utilizzo che se ne fa: se è una scala utilizzata più volte nell’arco della giornata (e magari anche di notte) la scala dovrà essere spaziosa e con proporzioni ideali (vedi sopra); se invece è una scala di servizio per accedere una tantum ad una mansarda o ad una taverna può essere più stretta e un po’ più ripida.

Vorrei infine spezzare una lancia a favore delle scale a chiocciola che sono da molti considerate scomode. In realtà la comodità della scala a chiocciola oltre al rapporto dimensionale tra altezza e profondità del gradino dipende in gran parte dal diametro della scala stessa. Se la chiocciola ha un diametro superiore a 140 cm non preoccupatevi!

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